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Simone Prini

Scoliosi idiopatica

Scoliosi idiopatica: che cos’è e come curarla

La scoliosi idiopatica è una deformità vertebrale che può comparire nell’età dello sviluppo scheletrico, dalla nascita ai 18 anni.
Si presenta come una deviazione laterale della colonna con rotazione sul suo asse, producendo una deformità che può essere a curva doppia o singola.

Ma come distinguerla e diagnosticarla? Come si cura?
Cosa provoca la scoliosi idiopatica?

Non si conosce con esattezza la causa della scoliosi idiopatica ma è certo che le cause sono per lo più su base genetica multifattoriale: in questo caso si ereditano alcuni fattori predisponenti allo sviluppo della patologia soprattutto negli anni della pre-adolescenza (9-10 anni) e adolescenza (14-16 anni).
Da considerare soprattutto il tasso di evoluzione della scoliosi: più è precoce la sua comparsa, più ha la possibilità di diventare anche molto grave.

Come posso accorgermi se mio figlio o mia figlia potrebbe avere una scoliosi?

Ci sono alcuni segnali premonitori che sono facilmente visibili anche a chi non lavora in ambito sanitario, come ad esempio:

  • Asimmetria delle spalle
  • Asimmetria del profilo dei fianchi
  • Fase del cammino a “pendolo”

A chi mi devo rivolgere e quando?

Se nella propria “storia familiare” si è a conoscenza di qualche parente stretto o lontano che ha avuto problemi di scoliosi è importante effettuare una visita ortopedica o fisiatrica specialistica all’inizio dell’età
adolescenziale così da poter evidenziare una scoliosi.
La diagnosi precoce è fondamentale in quanto, osservare la scoliosi sin dai primi segni è importante per poterne arrestare l’evoluzione.

Quali esami potrebbe richiedermi lo specialista dopo la visita?

Solitamente vengono richieste delle radiografie in carico su due proiezioni in quanto, ad oggi, queste rappresentano l’unico strumento reale per la diagnosi certa.
Esistono anche macchinari con un basso dosaggio di radiazioni come ad esempio il sistema EOS, che esegue radiografie 3D della colonna vertebrale.

Ho fatto gli esami e adesso?

Una volta in possesso di tutti gli esami richiesti e quindi certi della diagnosi di scoliosi, lo specialista valuterà il quadro clinico del paziente misurando i gradi di curvatura della colonna e deciderà quindi il tipo
di trattamento da intraprendere.

Come si cura la scoliosi?

I trattamenti posso essere di tipo conservativo o chirurgico.
Il trattamento conservativo varia in base ai gradi della curva scoliotica:

  • Se inferiore ai 20° vengono tenute sotto osservazione ed indicata della ginnastica correttiva e di rinforzo muscolare
  • Se superiore ai 20° – 22° viene indicata la realizzazione di un corsetto per scoliosi su misura unito anch’esso ad una corretta attività fisica
  • Quando la curva supera i 20° infatti se non si interviene con un ausilio esterno(corsetto), aumentano le possibilità di una progressione della curva in quanto il tronco è libero di crescere e di ruotare su se stesso sia a livello toracico che lombare.

Quale sport o ginnastica sono adatti a chi soffre di scoliosi?

Non esiste uno sport specifico per prevenire la scoliosi o per i pazienti che ne sono affetti.
Sicuramente sono da prediligere tutti quegli sport considerati simmetrici come:

  • Nuoto
  • Pallavolo
  • Basket
  • Atletica
  • Ginnastica

Inoltre è sempre opportuno associare anche una ginnastica posturale per stimolare in modo continuativo i muscoli del tronco, instaurando un’autocorrezione.

Quale tipo di corsetto va realizzato?

La realizzazione del busto è strettamente legato al tipo di curva, non esiste un corsetto oggettivamente migliore dell’altro, l’importante è la stretta collaborazione fra lo specialista che valuterà quale tipologia
realizzare, ed il tecnico ortopedico che si occuperà della realizzazione fisica del corsetto.

Fra i corsetti più diffusi indipendentemente dal tipo di curva possiamo trovare:

  • Corsetto Milwaukee
  • Corsetto Lionese
  • Corsetto Cheneau
  • Corsetto Dinamico Basso
  • Corsetto Lapadula

Vedremo poi in un altro articolo le caratteristiche di ogni singolo corsetto con tutti i pro e contro di ogni specifico trattamento/realizzazione.

E se invece la curva è ormai grave e mi indicano l’intervento?

Purtroppo se la diagnosi avviene troppo tardi è possibile trovarsi di fronte a curve scoliotiche oltre i 30-35° e quindi rimangono poche alternative, solitamente lo specialista indicherà il trattamento chirurgico.
L’obiettivo dell’intervento è quello di correggere la deformità, mantenendo il tronco in posizione equilibrata sia sul piano frontale, sia laterale o sagittale, altrimenti, nell’età adulta avanzata, si potrebbe assistere a sbilanciamenti dolorosi del tronco, con la necessità di riprendere di nuovo chirurgicamente lo squilibrio per riportare la postura in una posizione più corretta.

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